Ibanez Jem VDY Custom – FagoCablePro

FINALMENTE l’ho trovataaaaaaa!!!!!!
Ebbene si, dopo svariati anni di ricerche, ho finalmente trovato per caso questa meravigliosa Ibanez JEM – VDY e non me la sono fatta scappare! Come dice il mio amico Migi, questo genere di chitarra, per i suoi colori molto particolari essendo tutti fluorescenti, dal giallo dell’ albero della vita, alle rifiniture rosa dei copripotenziometri, vano ponte etc etc… è uno strumento che o lo si ama, o fa schifo…….

Raramente esistono mezze misure……
Io come ben sapete, essendo amante delle Ibanez ormai da anni, e avendone possedute di ogni colore, compresa la sorella DY che differisce per tastiera in acero e intarsi a piramide verde e rosa, non posso che trovare questo strumento estremamente “libidinoso”…. 🙂

Ho faticato a trovarla perchè ce ne sono veramente poche in Italia rispetto ad altri modelli di Ibanez JEM che si reperiscono più facilmente sul mercato.
Questa chitarra è del 1990!!!! Non so se rendo l’idea….. ciò significa che è già bella maggiorenne e appartiene alle poche Ibanez JEM che realmente suonano bene, grazie alla stagionatura dei legni di oltre 20 anni,  a probabilmente i legni che venivano usati una volta per costruire queste meraviglie e forse anche per come lavoravano una volta……

A prescindere dalle modifiche apportate su questa VDY e che vi descriverò in questo articolo, posso e devo anticipare una cosa di assoluta rilevanza,  tra tutte le Ibanez JEM che ho avuto, e basta guardare le gallerie nel mio sito per capire di che numeri stò parlando, questa è quella che suona meglio di tutte, sembra che abbia una sua anima, un suo carattere….. Difficile da spiegare…. Ma sicuramente la soddisfazione che dà suonandola non l’ho mai provata con nessun altra Ibanez JEM.

E’ piena di armoniche, così tante che devi riuscire nei distorti a gestirle da quante ne escono, in pratica è il contrario di una chitarra “normale” dove solitamente bisogna cercarle le armoniche….. Gli Humbuckers sono dei PAF PRO DiMarzio che suonano a meraviglia (a mio avviso anche i vecchi DiMarzio erano superiori a quelli attuali, e questa cosa l’ho riscontrata più volte…)
Veniamo dunque alla storia di questa chitarra prima di descriverne gli interventi e migliorie apportate.

La chitarra ha avuto un solo proprietario, Fabrizio Scinta, ex-membro del famoso gruppo black occult metal MORTUARY DRAPE (primo gruppo famoso in Italia proprio per il loro genere e stile musicale) che l’ha comprata nel 1990. Purtroppo (per lo strumento), suonando in un gruppo Black Metal questa chitarra non era come colorazione proprio indicata per lo stile e i colori presenti all’ interno del gruppo, cosicchè si è dovuti arrivare a una scelta (condivisibile o meno): o si cambiava chitarra con una di colore nero, oppure si verniciava questa di nero…… La seconda opzione (fortunatamente per me….. 🙂 ) è stata scelta da Fabrizio il quale l’ha portata dal suo liutaio e l’ha fatta verniciare con una vernice nera disgregante, di quelle che fanno tutte le crepe non so se avete presente, l’effetto non era neanche male, perchè comunque sotto le crepe si intravedeva il giallo originale, tuttavia io la preferisco tutta gialla come mamma Ibanez l’ha fatta. La grossa fortuna è stata che questa vernice disgregante usata dal liutaio era abbastanza facile da rimuovere anche a distanza di anni, infatti, è bastato a Fabrizio solo un pò di olio di gomito e un pò di tempo per rimuovere la pellicola di vernice nera applicata, lasciando riapparire il bellissimo giallo originale, così giallo intenso che sembra crema pasticciera….. Alle volte ci darei un morso…… Ah ah ah ah ah

La chitarra è stata suonata veramente tanto e intensamente, infatti da sotto il nero sono venuti fuori tanti segni, bottarelle, graffietti e ammaccature, ma questo le dà un aria di vissuto che le dona. Del resto una chitarra con 20 anni sulla groppa non avrebbe senso che fosse linda e immacolata di negozio. Senza poi considerare il fatto che il tanto suonare le ha giovato come risonanza dei legni, e a oggi si sente eccome!!!!

Uno strumento più lo si suona e meglio suona!

Tornando a noi, le modifiche effettuate sono state un Refretting integrale eseguito dal mio amico Migi che ha provveduto a spianare alla perfezione la tastiera per risolvere problemi di avvallamenti, tasti male inseriti, mal livellati etc etc da un precedente intervento di un noto liutaio…… Ho deciso di fargli montare i tasti non “jumbo size” come erano montati di serie, ma più sottilini, tipo quelli montati sulla mia Ibanez FGM-400 con i quali mi ci trovo benissimo in quanto li trovo scorrevolissimi e adattissimi al mio modo di suonare.

L’elettronica è rimasta invariata come componentistica, nel senso che gli Humbucker sono rimasti tutti originali in quanto suonano una meraviglia, è stato cambiato il selettore con un VLX-91 che le ha donato una nuova configurazione escludendo nella posizione 3 il solo single coil facendo suonare entrambi gli humbucker a mò di Les Paul, inoltre sono stati inseriti due mini-switch per convertire a piacimento i due humbucker da collegamento in serie a parallelo. I potenziometri sono stati sostituiti con dei DiMarzio 500K e il condensatore e treble cut originali sono stati sostituiti con Orange Drop.

Per ultimare questa descrizione posso solo affermare nuovamente che questa VDY è la migliore Ibanez JEM che abbia mai posseduto o avuto  anche solo per le mani, è veramente difficile descrivere uno strumento che suona in maniera così superlativa.

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