potenziometri

IN QUESTA PAGINA CERCO DI RISPONDERE E CHIARIRE ALCUNI DEI QUESITI CHE NORMALMENTE MI VENGONO RICHIESTI :

1) QUALI POTENZIOMETRI USARE PER CHITARRE CON SINGLE COIL?

Normalmente in chitarre che montano pickup’s single coil e quindi a singola bobina, tipo le Fender Stratocaster per fare un esempio, vengono impiegati potenziometri con valori di 250K, in alcune chitarre vintage si montavano anche potenziometri da 300K, usati anche su certe Gibson reissue o Historic equipaggiate con humbucker.

2) QUALI POTENZIOMETRI USARE PER CHITARRE CON HUMBUCKER?

Normalmente in chitarre che montano pickup’s humbucker e quindi a doppia bobina, tipo Gibson Les Paul o Ibanez RG, vengono impiegati potenziometri con valori di 500K.

3) CHE DIFFERENZA C’E’ TRA UN POTENZIOMETRO DA 250K E UNO DA 500K?

Le differenze principali sono per l’appunto i valori di resistenza, i potenziometri da 250k normalmente impiegati per i single coil, spiegandolo senza entrare troppo nel dettaglio usando termini troppo tecnici, tagliano leggermente le alte frequenze rendendo il single coil che di base ha un suono molto squillante, quasi tagliente, un pò più moderato bilanciando il suono più sulle medie frequenze. I potenziometri da 500K normalmente impiegati con chitarre equipaggiate con humbucker, sono più aperti sulle alte frequenze, rendendo il suono più aperto. C’è anche chi utilizza potenziometri da 1Mega, che ancora di più aprono le alte frequenze. Di conseguenza possiamo dire che più il valore dei Kohm aumenta, e più il potenziometro apre le alte frequenze, rendendo il suono più squillante e brillante.

4) I POTENZIOMETRI DA 25K QUANDO VENGONO IMPIEGATI?

Normalmente i potenziometri da 25k vengono impiegati nelle circitazioni attive, per fare un esempio, nei Pickup’s o Humbucker’s attivi della EMG.

5) PER IL VOLUME E PER IL TONO DEVO USARE UN POTENZIOMETRO LOGARITMICO O LINEARE E COME LO RICONOSCO?

Innanzitutto, un qualunque potenziometro mentre viene ruotato assume una curva di valori di frequenza che vanno da potenziometro aperto a chiuso, detto questo, il potenziometro lineare e lo dice il nome stesso, ha un decremento o un aumento del valore di resistenza costante durante la sua corsa, il potenziomentro logaritmico invece, ha una escursione o meglio, un aumento o decremento del valore di resistenza durante la sua corsa che per quasi metà percorso non varia, e che ha un deciso intervento di cambio curva di frequenza verso la totale apertura del potenziometro. Il nostro udito, non ha la percezione di curva lineare delle frequenze e quindi per rendere più chiara l’escursione di volume in apertura e chiusura del potenziometro normalmente vengono impiegati potenziometri logaritmici per il volume e lineare per il tono. Un potenziometro logaritmico sul volume permette ad esempio di passare da un suono distorto a un crunch molto più velocemente che un potenziometro lineare, avendo per l’appunto un intervento più brusco sulla curva di frequenza da aperto a chiuso. Alcune volte c’è chi preferisce montare un potenziometro lineare anche sul volume, e il risultato è che ruotando il potenziometro per aprire o chiudere il volume sembra che il cambio di frequenza non abbia mai fine…… Magari in certi casi può anche essere utile……. Invece al tono è bene montare sempre un potenziometro lineare, per avere un intervento del condensatore molto lento e progressivo e sfruttare quindi al meglio la gamma di frequenze che ci fornirà durante la rotazione. I potenziometri logaritmici generalmente si riconoscono da una lettera “A” o dalla dicitura AUDIO, mentre i potenziometri lineari sono marcati da una lettera “B” o dalla dicitura LIN, tuttavia in alcuni potenziometri non sono specificate le caratteristiche.

6) COSA SIGNIFICA UN HUMBUCKER SPLITTATO?

Significa che in un Humbucker che normalmente funziona tramite due bobine collegate tra loro in serie o parallelo, viene scollegata una delle due bobine facendolo suonare con una sola e con quindi le caratteristiche di un single coil.

7) COSA CAMBIA TRA UN HUMBUCKER COLLEGATO IN SERIE E UNO IN PARALLELO?

Cambia un pò come per le batterie o pile collegate in serie o parallelo, e quindi se collegate in serie le due bobine sommano la loro potenza, se invece collegate in parallelo, si mantiene la potenza di una singola bobina, ma con l’influenza delle frequenze di suono di entrambe le bobine. Generalmente un humbucker per sfruttare tutta la sua potenza viene collegato in serie, poi se a uno piacciono le varietà di suoni si può tramite un push-pull cambiare con un semplice click il collegamento da serie a parallelo. Un grande chitarrista, che da anni sfrutta spesso il collegamento in parallelo dei suoi humbucker è Paul Gilbert , infatti, se ascoltate molti dei suoi assoli, vi renderete conto che il suo suono è spesso simil-single coil, molto ben definito, piuttosto aperto e pieno di armoniche, cosa che avviene con il collegamento di un humbucker in parallelo.

 

 

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